Installazione site specific sul monte Hachiman
Ferro verniciato, lamiere arrugginite, nylon
7x5x3mt
BIWAKO BIENNALE 2014
Biwako (Japan)
Accanto al lago Biwa, il più grande del Giappone, alle pendici del monte Hachiman, la parte più antica della città di Omihachiman, quella intrappolata tra il cemento e il fiume, sospesa tra ‘stato di museo’ e di ‘abbandono ’, si risveglia. Ogni due anni infatti le installazioni e le performances di artisti giunti da tutto il mondo rianimano i muschi e le pietre dei decadenti cortili in stile, i tatami e gli anfratti dei bassi edifici legnosi di epoca Edo si affollano di visitatori curiosi e le botti delle vecchie fabbriche di sakè fanno da sfondo.
Il verdissimo e sacro Hachimanyama, con i suoi circa 1000 metri di dislivello segnati da una fittissima foresta incontaminata, interrompe il piatto orizzonte lacustre.
La funicolare, emittente incessante di sottofondi giappo-kitch, agevola la salita in vetta e incrementa l’attrattività turistica.
Alla sommità il tempio scintoista con le sue basse architetture si articola lungo sentieri a tratti impervi, mimetizzandosi nella natura.
In cima al monte Hachiman, troviamo la foresta sacra, dove ho avuto l’onore di poter realizzare la mia installazione site specific
“Madeleine, la beauté de la nostalgie”,Una traccia del passato.
Una crepa profonda come una ruga descritta dal tempo, arrugginita e invecchiata, causa ricordi nostalgici. Il doloroso desiderio di tornare su quello che non e ‘piu’ denso nella memoria, mentre la traccia attuale segna nell ‘aria e nella luce per descrivere la sacralità della montagna Hachiman.